lunedì 8 ottobre 2007

le parole che non mi piacciono proprio


semai fosse possibile la condizione israelo palestinese è ancora peggio di un anno fa.
sembrava impossibile che peggiorasse ancora. oramai io utilizzo a paradigma una frase presa proprio da quel contesto.
quando mi si dice "basterebbe parlare per risolvere"...
se bastasse li la guerra sarebbe finita. hanno parlato tante volte. tante volte hanno parlato di tregua..
inutile.
per parlare ci vogliono le PREMESSE , sennò megluio non parlare proprio.
la speranza sarebbe alle generazioni future. gli uomini di domani che sono i bambini di oggi. ma come li stanno educando??
veniamo all'occidente. che possiamo fare noi??
io rilevo un piccolo errore di linguaggio che la dice lunga sul nostro atteggianmento.
non so chi ha ragione. forse oggi nessuno dei due ce l'ha sino in fondo sta ragione e allora perchè non smettere di leggere questa storia come l'eterna contrapposizione tra israele e palestina/ oriente e ocidente/ ebrei musulmani/..... e se ormai fosse una causa comune?? se vista dal punto di vista del futuro, come flash che cogliamo dal tempo che verrà e dovessimo mettere insieme queste immagini dal futuro componendo un puzzle nel futuro?? non potrebbe essere che se letto dal futuro (un po come tom cruise in minority report- immagini dal futuro da comporre), questa è un causa comune???
o vivono tutti; israeliani e palestinesi, o si annullano tutti.

1 commento:

Sandro ha detto...

Ciao e complimenti x il tuo bel blog! Ti invito a visitare il mio!

birmania libera

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